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dc.contributor.authorParisi, L
dc.date.accessioned2017-08-03T09:55:29Z
dc.date.issued2017-09
dc.description.abstractI testi in cui si parla di abusi sessuali, veri o presunti che siano, compiuti sui minori svolgono spesso una funzione educativa, anche contro le intenzioni dei loro autori. Romanzi come Voci di dacia Maraini e L’amore molesto di elena Ferrante aiutano il pubblico a capire fenomeni complessi come l’irritato attaccamento degli abusati agli abusanti – che gli osservatori esterni trovano così difficile accettare – o la soppressione di memorie dolorose che all’improvviso si riaffacciano alla mente. Mediando tra un ambito specialistico (assistenziale, legale, medico, psicologico) e i lettori non specializzati, gli scrittori svolgono in questi casi una funzione educativa nei confronti del pubblico più ampio. [...]en_GB
dc.identifier.citationVol. 57 (2), pp. 233 - 243en_GB
dc.identifier.doi10.1353/rmc.2017.0020
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/10871/28766
dc.language.isoiten_GB
dc.publisherDepartment of Romance Languages and Literatures, The University of North Carolina at Chapel Hillen_GB
dc.relation.urlhttps://muse.jhu.edu/journal/588
dc.rights.embargoreasonPublisher policyen_GB
dc.titleLa lezione di Gaia Raynerien_GB
dc.typeArticleen_GB
dc.identifier.issn0035-7995
dc.descriptionThis is the author accepted manuscript. The final version is available from the publisher via the DOI in this record.en_GB
dc.identifier.journalRomance Notesen_GB


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